Transizione Digitale, Innovazione, Sostenibilità.
Questi i temi su cui, per dirla con una frase collaudata, "qualcosa si muove".
Un anno dopo la serata che, per la regia del Rotary Varese, aveva gettato le basi di un dibattito dedicato a convergenze e progettualità che possano vedere fianco a fianco imprese italiane e svizzere, in ossequio a un tessuto economico che, almeno dal punto di vista imprenditoriale e culturale, ha più analogie che divergenze.
Presentati dal presidente del club "padrone di casa", Massimo Pozzi, salutati dai governatori rotariani Carlo Fraquelli (Distretto 2042) e Christoph Blaser (Distretto 1980), stimolati dal Coordinatore del Gruppo di Lavoro Insubrico Rotary, Leopoldo Quintavalle, e intervistati da Antonio Franzi, si sono confrontati i presidenti delle Confindustrie di Varese e di Como, Roberto Grassi e Gianluca Brenna e il presidente di AITI Oliviero Pesenti. Con loro, il presidente della Camera di Commercio di Varese, Mauro Vitiello e il suo omologo elvetico Andrea Gehri.
Lezione introduttiva affidata al professor Federico Visconti, Liuc - Università Cattaneo.
Interessante la testimonianza della imprenditrice Stefania Padoan, di origini venete ma residente e operante in Svizzera. E quella dei due imprenditori premiati per lo Sviluppo Territoriale, iniziativa affidata al professor Gioacchino Garofoli. Si tratta di Fabio Liberali della uboldese Lu.Ve e di Alfonso Cionti, della comasca Lechner.