BALERNA - Un cancro ai polmoni se lo è portato via. Stefano Garganigo, l'uomo senza gambe che normalizzava la disabilità, si è spento all'età di soli 52 anni nella mattinata di domenica in una stanza dell'Ospedale Italiano di Lugano. A confermarlo a è la sorella Alessandra. «Pensate che Stefano, pur ... BALERNA - Un cancro ai polmoni se lo è portato via. Stefano Garganigo, l'uomo senza gambe che normalizzava la disabilità, si è spento all'età di soli 52 anni nella mattinata di domenica in una stanza dell'Ospedale Italiano di Lugano. A confermarlo a è la sorella Alessandra. «Pensate che Stefano, pur sapendo di essere malato terminale, era così dedito alla sua missione e a chi lo sosteneva che voleva ancora andare a mettere gli adesivi degli sponsor alla sua barca e fare un ultimo giro sul lago».L'addio – Il funerale di Stefano Garganigo si svolgerà mercoledì pomeriggio alle 14 nella sala delle cerimonie accanto al crematorio di Chiasso. «Sarà un funerale laico. Proietteremo le fotografie che lo rappresentavano. Sulla barca. Con tutta la sua grinta. Stefano va ricordato così», conclude la sorella.(www.tio.ch)
Il globo, detto anche (ma impropriamente) mappamondo, è una riproduzione in scala, sufficientemente fedele, del pianeta Terra. Il termine indica genericamente un oggetto sferico e, per antonomasia, la Terra stessa. Nonostante questa abbia forma ellissoidale, o, più propriamente, di “geoide”, il glob ... Il globo, detto anche (ma impropriamente) mappamondo, è una riproduzione in scala, sufficientemente fedele, del pianeta Terra. Il termine indica genericamente un oggetto sferico e, per antonomasia, la Terra stessa. Nonostante questa abbia forma ellissoidale, o, più propriamente, di “geoide”, il globo costituisce infatti una buona approssimazione. Un globo rappresenta una riproduzione in piccola scala di alcune caratteristiche della Terra; perciò, date le dimensioni, su di esso possono essere riportate solo le caratteristiche generali della superficie del pianeta, indicate con una grafica convenzionale. Il prototipo, definito “Globo terrestre di Norimberga”, venne costruito tra il 1490 ed il 1492 dallo studioso tedesco Martin Behaim, che utilizzò una scala 1:40 milioni (ancor oggi questa è la scala più comune nella costruzione di tale strumento). Esistono tipologie diverse di globi, riportanti, secondo i casi, le caratteristiche fisiche del pianeta, in alcuni esemplari anche in rilievo, o i confini politici, o altre proprietà politico-economiche.
Nell'intervento saranno fornite in maniera sintetica spiegazioni tecniche di base riguardo alle competenze, all'organizzazione e al funzionamento dell'Unione Europea, riservando un particolare approfondimento (sempre e solo dal punto di vista tecnico) al Parlamento Europeo e alle procedure elettora ... Nell'intervento saranno fornite in maniera sintetica spiegazioni tecniche di base riguardo alle competenze, all'organizzazione e al funzionamento dell'Unione Europea, riservando un particolare approfondimento (sempre e solo dal punto di vista tecnico) al Parlamento Europeo e alle procedure elettorali che si svolgeranno in tutta la UE dal 6 al 9 giugno (in Italia dall'8 al 9 giugno) per rinnovarlo. Il relatore aggiungerà alla fine una rapida informazione sul progetto "Europa più Vicina" (allegato)
Annuale gara di golf dell'RC Varese Ceresio, il ricavato della manifestazione sarà devoluto al progetto "Alziamoci insieme: un aiuto concreto all'Emilia Romagna" Annuale gara di golf dell'RC Varese Ceresio, il ricavato della manifestazione sarà devoluto al progetto "Alziamoci insieme: un aiuto concreto all'Emilia Romagna"
Il progetto di ricerca dell’Università della Svizzera italiana "Città dei Laghi. Un atlante per il territorio insubrico" intende investigare il territorio transfrontaliero del Cantone Ticino e delle provincie italiane confinanti verificando e riconoscendo il potenziale di un’ampia area transfrontal ... Il progetto di ricerca dell’Università della Svizzera italiana "Città dei Laghi. Un atlante per il territorio insubrico" intende investigare il territorio transfrontaliero del Cantone Ticino e delle provincie italiane confinanti verificando e riconoscendo il potenziale di un’ampia area transfrontaliera il cui pregio paesaggistico e la massa critica (più di due milioni di abitanti) possono conferirle un ruolo di prioritaria importanza come un nuovo polo urbano tra le grandi conurbazioni metropolitane di Zurigo e Milano. In continuità con quanto ideato e avviato dall’architetto Michele Arnaboldi, professore emerito dell’USI all’Accademia di architettura, mancato nel marzo di quest’anno, la ricerca prosegue sotto la responsabilità dell’architetto paesaggista João Nunes, professore all’Accademia di architettura dell’USI a Mendrisio, e il coordinamento dell’architetto Francesco Rizzi. Realizzato dal Laboratorio Città dei Laghi dell’Istituto di studi urbani e del paesaggio dell’USI, il progetto si propone di implementare la metodologia consolidata nella ricerca dedicata alla Città Ticino, finanziata dal Fondo Nazionale di Ricerca Svizzera PNR65, i cui risultati sono stati raccolti nei Quaderni di Cultura del territorio e nei quattro volumi dell’Atlante Città Ticino pubblicati da Mendrisio Academy Press. Il ciclo di conferenze (aprile-maggio 2024) è dedicato all’arte e alla cultura dei laghi e intende soffermarsi sugli elementi culturali e artistici comuni e identitari del territori o dei laghi prealpini attraverso i contributi di esperti e operatori del mondo della cultura e della valorizzazione del patrimonio. Tutte le conferenze sono raccolte al linkhttp://vimeo.com/showcase/11049808. I risultati della ricerca saranno infine raccolti in un Atlante Città dei Laghi, strumento di lavoro e di confronto utile a promuovere le qualità e le potenzialità paesaggistiche e urbanistiche di questa città diffusa transfrontaliera, che potrà identificarsi e progettarsi come una nuova realtà efficiente e competitiva.
Fra gli scopi del Rotary International vi è quello di avanzare la comprensione internazionale, collaborando con i leader delle comunità che desiderano contribuire con il loro impegno a progetti con un impatto reale e duraturo sulla vita delle persone.
Questa vocazione internazionale, il lavoro di avvicinamento fra popoli e culture, ha trovato sul territorio a cavallo fra Svizzera ed Italia una situazione particolarmente propizia, data l‘esistenza di una regione con forti legami culturali, commerciali e demografici.
La Regio Insubrica è infatti un’euroregione ed una comunità di lavoro transfrontaliera creata nell’Insubria settentrionale a cavallo del confine Italo-svizzero. È costituita dai seguenti enti: Cantone Ticino e Provincie di Como, Varese, Verbano-Cusio-Ossola, Lecco e Novara.
In questo contesto i 20 club rotariani delle provincie di Como, Varese e del Canton Ticino hanno costituito più di venti anni fa il „Gruppo di Lavoro Insubrico“con il desiderio ed interesse di affrontare tematiche riguardanti il “qua e là della frontiera”.
In questi anni sono state realizzate giornate culturali, attribuite borse di studio, organizzati convegni professionali e collaborazioni fra le organizzazioni di protezione civile, oltre ad attività di sostegno a piccoli e grandi progetti di servizio alla comunità.
Le attività del Gruppo di Lavoro sono congiuntamente da più club che si fanno, di volta in volta, promotori dell’attività, iniziativa o progetto in questione.
A settembre 2021 il sostegno erogato era quantificabile cumulativamente in circa 4 Milioni di dollari statunitensi.
Club appartenenti al Gruppo di lavoro insubrico
2 Nazioni (Italia e Svizzera) 2 Province (Como, Varese) 1 Cantone (Ticino) 2 Distretti Rotary (CH1980, IT 2042)20 Rotary Club