La mostra di Goya a Milano, ospitata nei prestigiosi spazi di Palazzo Reale, sarà un'occasione per scoprire, assieme ad uno storico dell'arte, la grandezza dell'arte di uno dei più grandi pittori europei dell'Ottocento, considerato "l'ultimo degli antichi pittori e il primo dei moderni" della pittura spagnola.
Attraverso un'accurata selezione di capolavori, prestati da importanti realtà museali internazionali, la mostra di Goya a Milano presenta l'intera carriera del grande pittore spagnolo che, dedicatosi alla pittura fin dalla giovane età, è oggi considerato una delle pietre miliari della storia dell'arte, ideatore di una pittura che, se da una parte è intrinsecamente e drammaticamente legata alle vicende storiche spagnole, dall'altra ha una portata senza tempo, che la fa apparire assolutamente attuale anche a due secoli di distanza.
Pittore di storia, grande ritrattista, pittore di vita mondana, Goya ha saputo sintetizzare l'atmosfera e il dramma di un'intera epoca, coniugando con una pittura rapida ed efficace che tanto deve alla lezione del classicismo e del Rinascimento italiano, ma anche alla ricerca più moderna e sperimentale di Anton Raphael Mengs, Fussli, Tiepolo e Piranesi.
Eccezionale pennello della Guerra di Indipendenza spagnola, pittore di corte della corona spagnola, grande incisore e interprete sensibile del dramma umano, Goya ha saputo tradurre il proprio sguardo moderno in uno stile pittorico eccezionalmente efficace e vibrante, la cui vena psicologica si andò progressivamente acuendo dopo la grave malattia che condusse il pittore alla sordità. Risalgono a quest'epoca opere di straordinario impatto emotivo, come i cuadritos e i capricci, in cui tematiche come la follia, i manicomi, la stregoneria, creature fantastiche, l'inconscio, gli incubi e la corruzione religiosa e politica diventeranno preponderanti, sia nella produzione grafica sia in quella pittorica.
Capolavoro assoluto del periodo tardo sono le cosiddette "pinturas negras", realizzate per la Quinta del Sordo, la casa fuori Madrid in cui Goya si ritirò in un tetro isolamento, prima di recarsi in Francia.
La mostra di Goya a Milano fa luce sulla personalità e sulla poetica di questo glorioso artista, dal tratto rapido e ironico, talvolta grottesco, che si alterna tra compostezza e paura, tra reale e immaginario, tra ragione e follia, collocando la sua produzione in quel sottile e affascinante limbo che oscilla tra Neoclassicismo, Realismo e Romanticismo.