[COMO] COLORO CHE NON SANNO RICORDARE IL PASSATO - cronaca della serata

Wednesday, October 23, 2024

Luca Frigerio

Il revisionismo storico è il riesame critico di fatti storici sulla base di nuove evidenze o di una diversa interpretazione delle informazioni esistenti, considerando tutte le parti politiche e sociali come testimoni importanti.

Il periodo in oggetto della serata sono gli “anni di piombo” tra la fine degli anni 60 e la fine degli anni 70, un decennio del quale alcuni di noi ben ricordano gli eventi pur essendone stati alla larga e che invece il relatore Cecco Bellosi ha interpretato in prima persona.

Come si diventa da giovane spensierato al Liceo Giovio ad essere un pericoloso terrorista? Si comincia con contestazioni studentesche in un periodo in cui si creano sinergie tra studenti e operai con la nascita di movimenti extraparlamentari che sosterranno le successive lotte.

Il contesto è quello di una Italia nella quale l’ideologia marxista si accompagnava alla critica della società vista come repressiva. Nei militanti delle Brigate Rosse e di Potere Operaio sorge il timore di un colpo di stato in un momento in cui l’intera fascia mediterranea si trovava sotto regimi di stampo fascista e l’estrema destra non poteva tollerare spostamenti dell’equilibrio politico in Italia verso il Partito Comunista, peraltro in quegli anni in continua crescita.

L’attentato di piazza Fontana del 1969 porta i militanti a scegliere la via delle armi contro una repressione che incarcera migliaia di persone. Sono appunto gli “anni di piombo” in cui si contarono oltre 350 morti per atti di violenza politica e che culminarono nel 1978 con il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro, momento che -secondo il Relatore- segna l’inizio della caduta delle Brigare Rosse nella loro incapacità di gestirne la trattativa di una possibile liberazione.

Comunque la lotta armata -dice Bellosi- è stato il punto estremo di un movimento che ha inciso nella storia d’Italia promuovendo anche riforme radicali ( es: lo statuto dei lavoratori, la riforma del Sistema Sanitario Nazionale, il referendum sul divorzio) .

Poi si fanno i conti con le scelte: il Bellosi arrestato (non per fatti di sangue pur riconoscendone la responsabilità politica) sconta 10 anni di carcere e da li inizia, grazie a personaggi come il Cardinale Martini ed in seguito Don Aldo Fortunato un nuovo percorso che sfocerà nella partecipazione tramite Fratel Attilio Tavola alla Comunità “il Gabbiano”, inizialmente negli anni 90 per pazienti con AIDS, oggi per migranti, nuclei familiari, soggetti con dipendenze varie, anziani ecc.

Oggi, sempre come Gabbiano, anche con la Cooperativa Agricola Sociale in Valtellina con 12mila m quadrati di vigne e la produzione di Nebbiolo e Sassella (che abbiamo gustato nella cena). Una scelta intrigante quella di portare al Rotary un relatore così particolare che invece ha avuto una platea molto attenta anche se resta la domanda: di tutto questo ai giovani… importa?